Al Centro Culturale di Valle Faul l’incontro promosso da Associazione Juppiter, con Comune di Viterbo e Fondazione Carivit
Prenderci cura degli altri, andare oltre le nostre comodità, superare il limite delle diversità e condividere esperienze di vita
Accogliere, come espressione di un nuovo umanesimo che promuove il rispetto, la solidarietà e la dignità umana in un contesto globale sempre più interconnesso. “Ambasciatori del Mondo a Viterbo, Storie di vita per conoscere la ricchezza delle culture”, promosso da Associazione Juppiter, con Comune di Viterbo e Fondazione Carivit, tenutosi martedì 5 marzo 2024 presso il Centro Culturale Valle Faul, ha raccolto il monito dell’amicizia tra i popoli lanciato da Papa Francesco, favorendo lo scambio culturale e sociale tra i giovani e le famiglie provenienti da diverse parti del mondo.
«Oggi l’accoglienza delle persone straniere diventa un imperativo morale e sociale – spiega Salvatore Regoli, presidente di Juppiter -. E grazie alle storie di vita, alla voglia di raccontarsi, si realizza una nuova forma di cittadinanza: prenderci cura degli altri, andare oltre le nostre comodità, superare il limite delle diversità e condividere esperienze di vita».
Rana dal Libano, Daniel dal Togo, Mirte, Augusto e Diego da El Salvador, Nèia e Camila dal Brasile, Mercedes e Hubert dal Perù, sono alcune delle storie raccontate nell’evento, ma soprattutto sono persone che hanno dato disponibilità a far parte di un gruppo di viterbesi di origine e di adozione, che sia punto di incontro per diffondere le opportunità che offre il nostro Paese, promuovendo la comprensione reciproca e la coesione sociale.
Un percorso di cambiamento che intende coinvolgere direttamente le istituzioni, tutte presenti all’evento, partendo da Prefettura, Procura della Repubblica, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Aves, Comune di Viterbo e Università della Tuscia, che hanno compiti fondamentali nelle politiche di integrazione.
Lo spirito di tutta l’iniziativa è stato quello che da anni Juppiter porta avanti con la scuola di italiano per stranieri Penny Wirton, che si svolge all’interno de La Casa delle Arti al Pilastro, dalla quale nasce la proposta di dare vita al progetto “Ambasciatori del Mondo a Viterbo” e che si propone di arricchire le comunità attraverso lo scambio culturale, l’innovazione e la diversità.
Significative le parole del Prefetto Gennaro Capo: «Ringrazio i miei genitori che mi hanno sempre permesso di viaggiare. La mia vita è stata resa più ricca e significativa grazie ai viaggi e alle persone straordinarie che ho incontrato. Eventi come questo avvicinano il mondo alle nostre comunità locali, rappresentando un punto di forza e di arricchimento personale».
A fare da punteggiatura all’incontro, la presenza dei bambini della sede viterbese di Juppiter e di Juppiter Sport, che hanno coreografato il brano Heal the world e cantanto Hey ma’ e Mio fratello che guardi il mondo.
Grande finale tutti insieme: autorità, ragazzi diversamente abili, bambini e persone straniere hanno intonato il Canto degli italiani, sulle immagini della mini serie Mameli.